«Un capolavoro emozionante sulle storie che diventano realtà. The Times» «Emozionante, spaventoso, romantico e avvincente. The Guardian» È una fredda notte d'inverno quando Karl entra alla Taverna del Cavallo Bianco, con l'aria di aver ingoiato una nuvola temporalesca. Il suo compito finale come apprendista orologiaio è quello di creare una nuova figura meccanica per il grande orologio che svetta con orgoglio nella piazza della cittadina di Glockenheim. Il giorno successivo dovrebbe mostrare a tutti la propria creazione... se solo ne avesse costruita una, se solo fosse stato in grado. Lì incontra Fritz, giovane scrittore, e anche lui ha un segreto: non ha finito di scrivere il racconto che si appresta a leggere in pubblico, ma spera che, una volta cominciato, il finale arrivi da sé, mosso dagli inesorabili meccanismi che regolano gli orologi e le storie... Comincia così una fiaba dal sapore gotico fatta di principi, automi, guerrieri meccanici e bambini perduti; una storia che, come gli ingranaggi di un orologio, si allontana dalla traccia principale solo per incastrarsi perfettamente in un congegno narrativo superbamente cesellato.
Nicky e Kenny partono per una passeggiata nella brughiera con Tina, la loro Jack Russel. È il padre ad aver suggerito quell'uscita primaverile, un modo per passare qualche ora fuori e distrarsi un po'. Tra qualche giorno, infatti, verrà in visita la mamma, andata via di casa tanti anni prima, e Kenny, che ha un lieve ritardo, è molto teso. I due fratelli prendono l'autobus, si avviano per il sentiero, ma presto comincia a nevicare. Doveva essere solo una passeggiata, un gioco da ragazzi, e invece li sorprende una funesta bufera... Vincitore della prestigiosa Carnegie Medal, Il volo dell'allodola è un racconto di formazione onesto e commovente, una storia di fratelli che rapisce il lettore con la forza delle sue parole.

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